Due progetti europei che mettono al centro le competenze come strumento di reinserimento sociale dei detenuti
Nuove e solide competenze sono la chiave per il reinserimento sociale e lavorativo dei detenuti per i progetti “Skills for Freedom”, promosso da Arci Liguria e concluso, e “3Djail-Printing the future”, promosso dalla Bottega Solidale di Genova e ancora in corso, entrambi finanziati da Erasmus+ e realizzati con un ampio partenariato europeo.
Questi progetti si focalizzano sia sullo sviluppo di competenze degli operatori delle associazioni che operano nei penitenziari sia su quelle dei detenuti stessi, il primo concentrandosi su competenze artistiche e artigianali, il secondo su competenze tecniche piuttosto all’avanguardia (stampa 3D).
Lasciando ai relativi siti l’illustrazione di tutte le attività e i risultati dei progetti, qui mi interessano due argomenti: le soft skills e la certificazione delle competenze.
Anche se non erano al centro dei progetti, seppur citate negli obiettivi, le soft skills sono emerse come elemento imprescindibile e cruciale per l’inclusione sociale e lavorativa. In particolare, nelle proposte formative più legate al mondo artistico, è emerso come le soft skills venissero sviluppate attraverso di esse e come fossero complementari per l’apprendimento, ma soprattutto l’esercizio, di quelle più tecniche.
Tuttavia, si è riproposta la problematica della definizione, valutazione e riconoscimento di queste competenze che conducono al secondo punto: la certificazione, delle competenze professionali e delle soft skills.
In questi progetti risulta chiaramente l’importanza di un riconoscimento delle competenze, possibilmente “trasferibile” ossia riconosciuto dai diversi sistemi e nei diversi paesi, che si scontra con la frammentazione dei sistemi sia a livello nazionale che europeo. Al riconoscimento tra sistemi si aggiunge quello del mercato del lavoro: l’importanza delle competenze è dichiarato da ogni parte, ma non è così direttamente legata alle certificazioni.
Si spera che con l’impegno e l’indirizzo europeo (cfr. strumenti di trasparenza europei https://ec.europa.eu/ploteus/documentation, tra cui ESCO https://ec.europa.eu/esco/portal/home) aumentino e si semplifichino le modalità per il riconoscimento delle competenze acquisite sia in ambito formale che in quello informale e non formale.
Link ai progetti