Le soft skills sono molto importanti, non solo per il lavoro, ma per la vita in generale. Recentemente sono state ribattezzate “transferable skills”, nel tentativo di superare le numerose etichette e definizioni.
Le varie definizioni nascono in ambiti diversi che fanno riferimento a specifici contesti o obiettivi: competenze per la vita, per l’apprendimento permanente, per il lavoro, per il volontariato, ecc.
Queste prospettive sottolineano le competenze o aspetti delle competenze che questi sono peculiari e più adatte ai vari contesti.
Si sta però affermando una prospettiva diversa che sottolinea la trasferibilità delle soft skill, quindi concentrandosi più su ciò che è comune, non sulle specificità. Cioè sul fatto di essere utili in diversi ambiti, almeno per un gruppo minimo di esse.
In questo senso si esprimono il Global Framework on Transferable Skills e il Comprehensive life skills framework dell’UNICEF:
“Multiple national, regional and global skills frameworks define general or specific essential skills, or skills that focus on a particular outcome, such as employability or reducing violent behaviour. […]
Rather than attempt to name specific skills in a context of competing definitions, this Framework
advocates for engaging in a process of identifying and analysing a breadth of transferable skills.
The skills selection process in this Framework illustrates and is inspired by a process undertaken in the
MENA-CPF development which identified, defined, and analysed 12 core life skills.”
Dove “life skills are a set of abilities, attitudes and socio-emotional competencies that enable individuals
to learn, make informed decisions and exercise rights to lead a healthy and productive life and subsequently become agents of change.”