SOFT SKILLS FOR LIFE – ORGANIZZAZIONE MONDIALE DELLA SANITA’
Le “Soft Skills for Life” sono state pubblicate dall’Organizzazione Mondiale della Sanità nel 1993, intese come le competenze/abilità necessarie per affrontare le sfide e le difficoltà generali della vita umana.
(Organizzazione Mondiale della Sanità, Bollettino “Skills for Life”, n.1, 1992)
ECCO LE SOFT SKILLS OMS
- Problem Solving che attiva la capacità di confrontarsi attivamente con i problemi e i conflitti, siano essi personali o relazionali, evitando di lasciarli irrisolti e di accumulare di conseguenza stress mentale e tensioni fisiche inutili.
- Creatività, che consente di attivare l’immaginazione per esplorare varie possibili risposte ai problemi di ogni giorno. Più in generale, è una risorsa necessaria ad affrontare il quotidiano con flessibilità e originalità, introducendo elementi di novità, sviluppando visioni capaci di andare oltre l’esperienza diretta e oltre il conosciuto.
- Pensiero Critico ossia la capacità di elaborare giudizi , su di sé e sull’ambiente, con obiettività e autonomia. Aiuta a riconoscere, discernere e valutare i fattori che influenzano le proprie idee, le scelte individuali e i comportamenti e ad assumere rispetto ad essi una posizione libera e consapevole.
- Comunicazione Efficace ossia l’abilità di esprimersi in modo chiaro ed efficace (quindi con congruenza fra messaggi verbali e non verbali) e in modo adeguato rispetto al contesto (quindi in diverse situazioni, in diverse culture). Significa saper esprimere opinioni e desideri, ma anche bisogni e sentimenti.
- Competenza Relazionale, ossia la capacità di relazionarsi con gli altri in modo costruttivo, creando e mantenendo relazioni positive e significative in ambito familiare e sociale. Questa abilità incide fortemente sul benessere psicofisico e sociale. E’ anche la capacità di porre fine alle relazioni in maniera costruttiva.
- Autoconsapevolezza intesa come la conoscenza di sé e il riconoscimento dei propri pensieri , del proprio pensiero, del proprio linguaggio, delle proprie azioni. E’ anche la conoscenza del proprio carattere, con i suoi punti di forza e di debolezza, è la capacità di riconoscere i propri vissuti, sentimenti bisogni, gusti aspirazioni. E’ la base per una relazione armonica con se stessi e con gli altri e un prerequisito indispensabile per tutte le altre abilità.
- Empatia, intesa come la capacità di ascoltare e di immedesimarsi negli altri per comprenderli nei loro sentimenti, pensieri, preoccupazioni e difficoltà. Contribuisce a migliorare le relazioni sociali ridimensionando le tendenze individualistiche e narcisistiche e favorendo l’apertura alla diversità e allo scambio, la disposizione al contatto umano e alla solidarietà.
- Gestione delle emozioni, ossia riconoscimento delle emozioni in sé stessi e negli altri, la capacità di regolarle in modo appropriato e la consapevolezza della relazione /distinzione tra emozioni e comportamento.
- Gestione dello stress, ovvero l’abilità di riconoscere le fonti di stress presenti nella vita quotidiana, di individuarne gli effetti su di sé e la capacità di regolare, dove possibile, il livello di tensione e attivazione.
- Capacità di prendere decisioni, intesa come la capacità di prendere decisioni in modo costruttivo, valutando le opzioni possibili, soppesando le conseguenze delle proprie scelte e assumendosi la responsabilità delle proprie sceltesui processi dell’istruzione e di apprendimento.
COMPETENZE CHIAVE IN EUROPA
Nel corso degli anni la suggestione OMS ha avuto un lungo percorso a livello europeo e nazionale fino a giungere alla pubblicazione nel 2018 dell’ “European Framework for Key Competencies for Lifelong Learning” EUROPEAN FRAMEWORK e al continuo aggiornamento del Quadro ESCo, classificazione multilingue delle qualifiche, competenze, abilità e professioni in Europa, tra le quali anche le soft skills. PORTALE ESCO
COMPETENZE CHIAVE IN ITALIA
In Italia le competenze chiave o soft skills sono state assunte dal Miur con il Decreto Ministeriale 139/2007 DECRETO MINISTERIALE MIURe sono descritte nel seguente modo:
ECCO LE COMPETENZE CHIAVE PER L’ITALIA
- Imparare ad imparare: organizzare il proprio apprendimento, individuando, scegliendo ed utilizzando varie fonti e varie modalità di informazione e di formazione (formale, non formale ed informale), anche in funzione dei tempi disponibili, delle proprie strategie e del proprio metodo di studio e di lavoro.
- Progettare: elaborare e realizzare progetti riguardanti lo sviluppo delle proprie attività di studio e di lavoro, utilizzando le conoscenze apprese per stabilire obiettivi significativi e realistici e le relative priorità, valutando i vincoli e le possibilità esistenti, definendo strategie di azione e verificando i risultati raggiunti.
- Comunicare
- comprendere messaggi di genere diverso (quotidiano, letterario, tecnico, scientifico) e di complessità diversa, trasmessi utilizzando linguaggi diversi (verbale, matematico, scientifico, simbolico, ecc.) mediante diversi supporti (cartacei, informatici e multimediali)
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- rappresentare eventi, fenomeni, principi, concetti, norme, procedure, atteggiamenti, stati d’animo, emozioni, ecc. utilizzando linguaggi diversi (verbale, matematico, scientifico, simbolico, ecc.) e diverse conoscenze disciplinari, mediante diversi supporti (cartacei, informatici e multimediali).
- Collaborare e partecipare: interagire in gruppo, comprendendo i diversi punti di vista, valorizzando le proprie e le altrui capacità, gestendo la conflittualità, contribuendo all’apprendimento comune ed alla realizzazione delle attività collettive, nel riconoscimento dei diritti fondamentali degli altri.
- Agire in modo autonomo e responsabile: sapersi inserire in modo attivo e consapevole nella vita sociale e far valere al suo interno i propri diritti e bisogni riconoscendo al contempo quelli altrui, le opportunità comuni, i limiti, le regole, le responsabilità.
- Risolvere problemi: affrontare situazioni problematiche costruendo e verificando ipotesi, individuando le fonti e le risorse adeguate, raccogliendo e valutando i dati, proponendo soluzioni utilizzando, secondo il tipo di problema, contenuti e metodi delle diverse discipline.
- Individuare collegamenti e relazioni: individuare e rappresentare, elaborando argomentazioni coerenti, collegamenti e relazioni tra fenomeni, eventi e concetti diversi, anche appartenenti a diversi ambiti disciplinari, e lontani nello spazio e nel tempo, cogliendone la natura sistemica, individuando analogie e differenze, coerenze ed incoerenze, cause ed effetti e la loro natura probabilistica.
- Acquisire ed interpretare l’informazione: acquisire ed interpretare criticamente l’informazione ricevuta nei diversi ambiti ed attraverso diversi strumenti comunicativi, valutandone l’attendibilità e l’utilità, distinguendo fatti e opinioni.
Lo studio e la ricerca si sono occupate in modo continuo ed intenso di approfondire il senso e la reale applicazione di tali competenze, con un focus, ancora irrisolto, sulle metodologie di valutazione del loro possesso da parte degli individui.
LA COMPETENZA GREEN COME SOFT SKILL
La riflessione oggi si apre ad un’ulteriore competenza che appare talora come professionale e, in altri contesti, come trasversale.
Parliamo delle competenze “green” intorno alle quali si aprono gli scenari futuri. Si tratta di soft skills?
Leggi l’articolo Competenze green e green Jobs
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