COVID E IVC DELLE COMPETENZE
Come la certificazione delle competenze può essere uno strumento di sviluppo delle risorse umane in tempo di crisi
La crisi attuale, determinata dall’emergenza sanitaria, impone di ripensare gli strumenti concretamente utili per sostenere i lavoratori in questa fase, ci auguriamo, transitoria, con l’idea di rafforzarne le competenze perché siano più rapidamente operativi ed efficaci al momento del rientro definitivo nel mercato del lavoro.
Il lockdown ha avuto pochi aspetti positivi, a parte quello sanitario. Tra questi ci piace pensare ci sia stato per molti la riflessione sulle scelte e sui percorsi professionali. E la loro revisione, intesa non come rimpianto di scelte effettuate ma come re-visione, sguardo più approfondito, valorizzazione di fasi specifiche e di reali apprendimenti.
E mentre in molti abbiamo scoperto che l’unico lavoro “sicuro” è sicuramente quello che soddisfa i bisogni primari dell’uomo, ci è stata concessa l’opportunità di ripensare il nostro percorso umano e, quindi, anche professionale. Sarebbe bello, ora che siamo nella fase di ripresa, poter utilizzare il tempo che deriva dal “rallentamento” forzato di molte attività lavorative per fare in modo che i lavoratori dei settori maggiormente colpiti potessero accedere ad una grande operazione di “certificazione” delle competenze acquisite attraverso il proprio lavoro, per essere maggiormente competitivi al momento della effettiva e definitiva ripresa.
Per capirci…. Il dipendente di un ristorante che non ha concluso la scuola alberghiera ma che ha lavorato per anni come cameriere, certificato come cameriere; il lavapiatti di un ristorante che nel tempo ha cominciato a collaborare in cucina e che ha acquisito delle competenze specifiche, certificato come aiuto cuoco.
E gli esempi potrebbero essere moltissimi.
Ma la certificazione è cosa seria: per questa ragione il processo è coordinato dalla Regione e da Alfa Liguria in collaborazione con molti Enti titolati a erogare questo servizio.
E questa potrebbe essere una straordinaria linea di intervento tramite i Fondi Europei, a partire dai settori della ristorazione e del turismo. Quelli che ne verranno fuori sicuramente con maggior sofferenze per i propri lavoratori.
Nicoletta Piccardo
12 maggio 2020
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